Plastic Planet a una plastica
L’inversione del cambiamento climatico deve essere una priorità poiché abbiamo un solo pianeta su cui vivere
Ogni anno il 5 giugno ricordiamo il nostro ambiente, grazie alla celebrazione della Giornata dell'Ambiente condotta sotto l'auspicio delle Nazioni Unite. Il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023 è “Battere l’inquinamento da plastica”. In India, la Giornata mondiale dell’ambiente 2023 sarà celebrata concentrandosi sulla missione LiFE, che sta per Lifestyle for Environment, come previsto dal nostro Primo Ministro Shri Narendra Modi alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) del 2021 a Glasgow. Ha lanciato un chiaro appello ad adottare pratiche di stile di vita sostenibili. Uno stile di vita sostenibile è possibile solo se l’uomo vive in sintonia con la natura.
Oggi la barriera tra la natura e l’uomo è la plastica. Ogni giorno la vita umana è così impregnata di plastica che facciamo fatica a trovare l’indipendenza da essa. La plastica in quanto tale non è una cattiva invenzione. Ha reso la vita umana più semplice. Nessuno della generazione attuale può pensare di trasportare acqua potabile in grandi lattine durante il viaggio in treno. L'invenzione della plastica ha reso la vita umana più leggera realizzando articoli per la casa leggeri e confortevoli. Ha davvero rivoluzionato la civiltà umana.
La plastica è un materiale sintetico costituito da polimeri, che sono lunghe catene di molecole. È un materiale versatile che può essere modellato e modellato in varie forme quando riscaldato e poi raffreddato. Le materie plastiche sono comunemente derivate dal petrolio, sebbene possano essere prodotte anche da altre fonti come gas naturale o materiali rinnovabili. La plastica, come la conosciamo oggi, è il risultato del contributo di numerosi inventori e ricercatori a partire dal 1862, quando Alexander Parkes inventò la prima plastica sintetica.
L’eccessiva dipendenza dalla plastica ha cambiato la struttura del nostro pianeta stesso. Ogni parte del nostro pianeta, aria, acqua e terra, è inquinata dalla plastica. Ogni anno vengono prodotte più di 400 milioni di tonnellate di plastica, di cui circa la metà è destinata ad essere utilizzata una sola volta. Meno del 10% viene riutilizzato o recuperato. Tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nei laghi, nei fiumi e negli oceani.
L’inquinamento da plastica ha gravi conseguenze per gli ecosistemi e l’ambiente. Questo accumulo sconvolge gli ecosistemi, danneggia la fauna selvatica e minaccia la biodiversità. Recenti studi scientifici hanno dimostrato la presenza di plastica, nota come microplastica, nel latte materno e nel sangue umano, rendendola una seria minaccia da esaminare. Le microplastiche sono minuscole particelle di plastica di dimensioni inferiori a 5 millimetri. Gli studi hanno dimostrato che alcuni materiali plastici, tra cui biberon in polipropilene e bustine di tè in polietilene tereftalato, possono rilasciare particelle microscopiche e su scala nanometrica nei liquidi riscaldati. Una persona media che beve tre tazze regolari di tè o caffè al giorno, in un bicchiere di carta, ingerirebbe 75.000 minuscole particelle di microplastica. Le microplastiche colpiscono anche la micro e la macrofauna del suolo.
Se non adottassimo misure rigorose per controllare l’inquinamento da plastica, presto il nostro pianeta diventerebbe un pianeta plastico, senza alcun potenziale di rigenerazione necessario per la sopravvivenza della vita. Una celebrazione come la Giornata mondiale dell’ambiente ci farebbe almeno pensare a questa minaccia almeno per un giorno. La celebrazione non dovrebbe limitarsi a trovate pubblicitarie da parte di istituzioni e agenzie. Ciò che serve è un’iniziativa a lungo termine con un impegno collettivo da parte di individui, imprese, governi e organizzazioni e una transizione verso un’economia più sostenibile e circolare. Intraprendendo un’azione collettiva e facendo scelte consapevoli di convivenza sostenibile con la natura, possiamo avere un impatto significativo nella lotta all’inquinamento da plastica e nel passaggio a un futuro più sostenibile.
(Chi scrive è un comunicatore scientifico ed editorialista)
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